… Rassegna Stampa/Il Sole 24 Ore
In Italia se ne consumano 149mila tonnellate all’anno, ma ne vengono prodotte 77mila tonnellate (e ne esporta a sua volta la metà)Sarà per l’oliva nel Martini o perché sono sempre più protagoniste degli apertivi, ma produzione e consumi di olive da tavola al mondo sono in crescita. L’Italia ne produce circa 77mila tonnellate l’anno e quasi la metà (36mila) le esporta. Ma, come avviene anche per l’olio extravergine, la produzione nazionale non basta a coprire i consumi. I volumi di acquisti in Italia ammontano infatti a circa 149mila tonnellate.
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In controtendenza rispetto alle conserve sottolio, consumi spinti anche dal boom dell’aperitivoSono le regine dell’aperitivo: con lo Spritz o le bollicine possono mai mancare le olive (per non parlare del Martini dry)? Infatti accompagnano il 39% degli aperitivi consumati fuoricasa, rileva una ricerca di Niq. Ed è proprio anche grazie al boom di quest’occasione di consumo se le olive sono diventate la più trasversale e “mondana” delle conserve vegetali.Le numero uno per indice di notorietà (80,7%) e per numero di consumatori attuali (67,8%) e futuri (91% di penetrazione tra i giovani), com’è emerso dallo studio realizzato da AstraRicerche per conto di Unione Italiana Food.
Crescita del 15% sul 2022 e +50% dal 2020, anche grazie all’export che pesa per il 20%: gli Usa sono il secondo mercato dopo l’Italia. investimenti in nuove linee di prodotto e sostenibilitàFicacci, specializzata nelle olive da tavola, compie 60 anni e conferma il trend di crescita registrato negli ultimi anni sia sul mercato interno che su quello internazionale. Il fatturato 2023 ha infatti raggiunto i 34 milioni di euro, segnando un incremento del 15% rispetto al 2022 (che probabilmente ha risentito, in termini di marginalità, di inflazione e “caro olive”) che porta comunque a +50% la crescita rispetto al 2020, sottolineano dall’azienda.Sul fronte export, l’azienda di Castel Madama (Roma) registra vive una costante ascesa, sfiorando quota 20% sulle vendite e una presenza che si estende su oltre 30 paesi. «Fuori dai confini nazionali, sono gli Stati Uniti il mercato che vale il 45% delle esportazioni complessive», ma sono importanti Giappone, Cina e Medio Oriente. «Ottimo posizionamento» anche in Paesi dove l’oliva è di casa come Spagna, Grecia e Portogallo, così come nel Nord Europa, in Sud Africa e in Sud America.
Milano ,06 dicembre 2023 Una confezione in carta riciclabile al 100%, adatta a essere portata anche direttamente in tavola. Ficacci, storico produttore di olive, punta sulla sostenibilità e lancia un nuovo packaging per i propri prodotti, nell`ottica di ridurre l`impatto ambientale. "Sostenibilità per Ficacci - ha detto ad askanews Giuseppe Ficacci, co-proprietario e direttore Marketing di Ficacci Olive - significa condurre la nostra attività cercando di impattare il meno possibile sull`ambiente che ci circonda. Ambiente inteso sia in termini produttivi, quindi di risorse, ma anche in termini di consumi, quindi di packaging. Abbiamo trovato una strada che ci è piaciuta fin dal primo momento, che è appunto il packaging in carta, eccosostenibile perché appunto riciclabile nella carta tal quale. È composto da un 85% di carta e solamente un 15% di plastica che può essere facilmente rimosso dal packaging e quindi c`è una piccola pellicola di plastica che va a proteggere il prodotto e garantire appunto la stabilità e la sicurezza alimentare sui nostri prodotti". La nuova confezione della linea "un piattino di" inoltre, è stata studiata per essere utilizzata senza la necessità di travasare il contenuto, rispettandone gusto e proprietà organolettiche. Anche perché la caratteristica di Ficacci è quella di proporre olive non pastorizzate, quindi prodotto crudo e non cotto, senza liquido di governo. E l`azienda ora guarda anche i mercati internazionali. "Stiamo affrontando un`espansione in Paesi oltreoceano come gli Stati Uniti, o in Asia in Paesi come la Corea del Sud o il Giappone e la Cina - ha aggiunto Giuseppe Ficacci - dove la nostra produzione è percepita con un prodotto di assoluta, elevata qualità. Il Made in Italy è sempre un volano, un traino importante e ovviamente otteniamo risultati quando questo Made in Italy è percepito anche dal consumatore al momento dell`assaggio". La battaglia all`Italian Sounding, oltre che dalla qualità dei prodotti come la nuova "Gran selezione di Olive mediterranee", passa oggi anche da quella degli imballi e dalla capacità di proporre soluzioni realmente sostenibili.
Dopo il record del 2021 che ha portato il fatturato a 28,5 milioni, +9% nel semestre. Contro la congiuntura negativa l’azienda punta sulle olive Gaeta Dop e su confezioni innovative e sostenibilidi Emiliano Sgambato29 agosto 2022Trainato anche dalla moda degli aperitivi a casa – esplosa con il Covid, ma che non sembra arrestarsi – e sostenuto dal successo del food made in Italy all’estero, il mercato delle olive da tavola ha ottenuto buoni risultati nel 2022, anche grazie agli investimenti di alcune aziende che stanno puntando su nuove referenze e sostenibilità.