Oliva di Gaeta DOP
L’Oliva di Gaeta, un tipico cultivar nativo del sud del Lazio e del suo particolare microclima, è un’oliva molto ricercata fino dal rinascimento. L'Oliva di Gaeta è una delle poche a sopportare le basse temperature (-15°C) e il periodo di raccolta è insolitamente Marzo. Nella seconda metà del quindicesimo secolo Ercole I, famoso Duca mecenate di Ferrara, era solito consumare quest’oliva unica. Ne era talmente ghiotto al punto tale di spedire diverse ambascerie che per suo conto potessero acquistare questo prodotto tanto gustoso quanto raro. A partire dalla fine del XIX secolo, in seguito alla crisi del vino francese, molti oliveti nella zona di Gaeta vennero sostituiti con vigneti più redditizi e la maggior parte della produzione venne spostata a Itri. A questo punto l'oliva prese in nome di Itrana ma le caratteristiche peculiari di quest'oliva rimasero invariate.
Con Reg. (UE) 2016/2252 della Commissione del 1° dicembre 2016, pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea numero L 340/47 del 15 dicembre 2016, la denominazione “Oliva di Gaeta” è stata iscritta nel “registro delle denominazioni di origine protette e delle indicazioni geografiche protette” come D.O.P. L’Oliva di Gaeta entra a far parte delle 288 denominazioni di origine Italiane riconosciute dall’Unione Europea, di cui 165 D.O.P. e 123 I.G.P., oltre a 2 S.T.G.L’Oliva di Gaeta si fregia definitivamente del marchio D.O.P., rappresentato dal noto bollino caratterizzato dalla grafica gialla e arancione.
La grande qualità delle nostre produzioni olivicole e il forte legame col territorio di origine ha generato il successo di una nuova eccellenza agroalimentare italiana. Questo riconoscimento favorisce il sistema produttivo e l`economia del territorio, tutela l`ambiente e sostiene la coesione sociale dell`intera comunità. E’ peraltro una certificazione comunitaria che offre maggiori garanzie ai consumatori con un livello di tracciabilità e di sicurezza alimentare più elevato rispetto ad altri prodotti, in quanto tende ad inibire i fenomeni di sofisticazione alimentare attuata con prodotti di scarso pregio imitativi delle eccellenze agroalimentari da tutelare.
Si tratta di un territorio di produzione che abbraccia 44 comuni estesi, senza soluzione di continuità, sulle tre province laziali di Roma, Latina e Frosinone, compresi i comuni contigui campani di Cellole e di Sessa Aurunca:
- Provincia di Latina: Bassiano, Campodimele, Castelforte, Cori, Fondi, Formia, Gaeta, Itri, Lenola, Maenza, Minturno, Monte S. Biagio, Norma, Priverno, Prossedi, Roccagorga, Roccamassima, Roccasecca dei Volsci, Sermoneta, Sezze, Sonnino, Sperlonga, Spigno Saturnia, SS. Cosma e Damiano, Terracina e parte del territorio del Comune di Cisterna di Latina;
- Provincia di Frosinone: Amaseno, Ausonia, Castelnuovo Parano, Coreno Ausonio, Esperia, Pico;
- Provincia di Roma: Castel Madama, Castel S. Pietro, Palestrina, Labico, Valmontone, Artena, San Gregorio da Sassola, Casape, Poli e Tivoli;
- Provincia di Caserta: Sessa Aurunca e Cellole.
Le attività del Consorzio di Tutela e di Valorizzazione proseguiranno attraverso una serie di eventi nei 44 comuni dell’areale volti a sensibilizzare tutti i soggetti coinvolti nella filiera dell’Oliva di Gaeta (agricoltori, trasformatori, intermediari, confezionatori) e i consumatori, sulla valorizzazionedella nuova denominazione di origine conseguita. Tutti i soggetti appartenenti alla filiera dell’Oliva di Gaeta D.O.P. sono invitati ad iscriversi al Consorzio e all’Organismo di Controllo.dottor Maurizio SimeonePresidente del Consorzio per laTutela e la Valorizzazione dell`Oliva di Gaeta DOP.