Challenge:
Olive Bars
Romeo Ficacci fece la scelta di specializzare la produzione puntando soltanto sulle olive da tavola, in tutte le varietà; scelta che nel corso degli anni ha dato i suoi frutti: nel 1998 la Ficacci importava il 9,75% di tutte le olive importate dalla Grecia e il 4,7% del totale importato dalla Spagna. Un trend ribadito e migliorato negli anni successivi, visto che nel 1999 l’azienda ottiene il certificato di qualità ISO 9000 e che dal 2000 al 2001 registra una crescita del fatturato del 30%, ampiamente consolidata nel 2002. Sono tutti dati, questi, che testimoniano quella cura e quella qualità che i clienti storici dell’azienda conoscono da 40 anni.
La Romeo Ficacci individua inizialmente i suoi clienti nell’industria alimentare e nel settore del catering. Negli anni, concentrando l’attività sul confezionamento delle olive a marchio proprio, la società ha progressivamente conquistato spazi sempre più rilevanti nella Gdo, fino ad essere oggi presente nelle più importanti catene della grande distribuzione. Traguardi eccellenti per un’azienda che ha il suo cardine nel management familiare, impiegato a tutti i livelli del quadro dirigenziale, avvalendosi della collaborazione di professionisti del settore da anni nella struttura direttiva della Romeo Ficacci; ed evidentemente una buona organizzazione paga, se è vero che il dato storico sulla “mortalità” dei clienti è dello 0,01%, una fidelizzazione garantita dalla qualità dei prodotti e dai servizi accessori offerti ai clienti: pronta consegna, vasto assortimento e un’area a loro riservata sul portale della Ficacci dedicato alle olive da tavola.
Accostare il concetto di tradizione ad un’azienda di prodotti alimentari non è certo una novità, altro è invece il discorso se si parla di innovazione. Eppure in questa piccola azienda dell’entroterra laziale, non si è mai smesso di pensare né all’uno né all’altro aspetto, apportando continue migliorie durante le fasi della stagionatura e studiando confezioni sempre più appropriate, per mantenere elevati gli standard qualitativi del prodotto, dall’approvvigionamento alla distribuzione nel punto di vendita. Ma si è cercato principalmente di scuotere lo statico mercato delle olive da tavola, creando nuovi modi di consumo per il prodotto “olive” e cercando di soddisfare le necessità di consumatori e distributori. Traguardo raggiunto con l’inserimento nel mercato di tre grosse novità, come la linea “formato mini gusto maxi”, lanciata nel 2001, pratica da esporre sul banco e con una grammatura ridotta (200g) in linea con le nuove tendenze di consumo; o come “oliva più”, uscita alla fine del mese di settembre, ma già radicata nel mercato, grazie ai suoi molteplici vantaggi: visibilità dei frutti nella confezione e secchielli richiudibili in cui il prodotto può essere conservato nella salamoia originale anche dopo l’apertura. L’ultimo nato è il “Break Snack” (novembre 2002), un prodotto combinato, olive e focaccine in doppia vaschetta, per aumentare le occasioni di consumo anche fuori casa.
Per il futuro l’azienda ha già individuato l’obiettivo da raggiungere: estendere e intensificare la presenza nella grande distribuzione, mantenendo inalterate tutte le caratteristiche delle olive Ficacci, che posizionano di diritto il prodotto nel panorama delle produzioni artigianali italiane.